Con il nuovo anno è ufficiale lo stop alle detrazioni fiscali per le caldaie a gas, il cui acquisto e installazione non potranno essere agevolati né con il Bonus Ristrutturazione né con l’Ecobonus a partire dal 1° gennaio 2025. È la novità introdotta nel corso dell’iter di approvazione della Legge di Bilancio: un emendamento approvato nei giorni scorsi stralcia le caldaie a combustibili fossili dall’elenco delle spese detraibili nell’ambito dei lavori edilizi e di riqualificazione energetica. Si prosegue dunque lungo la roadmap tracciata dalla direttiva europea Case Green, che prevede lo stop agli incentivi dal 2025 e lo stop alla produzione e vendita di caldaie alimentate a combustibile fossile dal 2040. Restano invece operativi gli sconti per gli apparecchi ibridi, che prevedono caldaia e pompa di calore controllati da una centralina unica.
Dal prossimo anno, dunque, una delle leve sui cui gli stati dovranno agire per raggiungere gli ambiziosi obiettivi della decarbonizzazione del riscaldamento e del raffrescamento degli edifici sarà l’elettrificazione dei consumi grazie all’energia da fonti rinnovabili, attraverso l’installazione di pompe di calore, impianti solari, batterie e infrastrutture di ricarica al posto delle caldaie alimentate a combustibili fossili. In questo contesto è centrale l’integrazione di generatori a pompa di calore e terminali di emissione radianti a bassa inerzia termica, abbinati a sistemi di ventilazione meccanica controllata. Tecnologia di climatizzazione radiante che il Consorzio Q-RAD promuove e valorizza proprio in un’ottica di transizione ecologica degli edifici e di protezione dell’ambiente. Questa soluzione infatti, più di altre, contribuisce sensibilmente a ridurre l’utilizzo di combustibili fossili e può integrarsi pienamente con impianti di produzione di energia elettrica da fotovoltaico, promuovendo così la sostenibilità complessiva dell’edificio.
Con l’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2025, il sistema delle agevolazioni fiscali per il riscaldamento in Italia subirà una profonda revisione. A partire dal 2025, i proprietari di immobili potranno accedere a detrazioni solo per sistemi di riscaldamento a basso impatto ambientale, con percentuali fissate al 50% per le abitazioni principali e al 36% per le seconde case. Sul fronte degli incentivi permangono tuttavia ancora alcuni nodi da sciogliere. La situazione evolverà ulteriormente nei due anni successivi, con una diminuzione progressiva delle detrazioni, stabilita al 36% per le abitazioni principali e al 30% per le seconde case nel 2026. Per progetti condominiali o simili, il contributo si attesterà solamente al 36% per le spese del 2025 e al 30% per quelle del 2026 e 2027. A livello regionale esistono poi incentivi per l’acquisto di pompe di calore, che possono arrivare al 100% di rimborso in base al reddito. A prevedere questo meccanismo, esteso anche al 2025, sono le Regioni Emilia-Romagna, Lazio, Campania e Friuli-Venezia Giulia.