Perché i sistemi radianti sono l’unica scelta efficiente in questo periodo di incertezza
di Clara Peretti e Fabio Marzano
Più che abbassare la temperatura in casa, per risparmiare sulla bolletta servirebbe un sistema di clmatizzazione davvero efficiente. In un comunicato stampa di fine 2021 l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA – un organismo indipendente, istituito con la legge 14 novembre 1995) ha annunciato che, malgrado gli interventi di annullamento transitorio degli oneri generali di sistema, l’aumento per la famiglia tipo sarebbe stato del 55% per la bolletta dell’elettricità e del +41,8% per quella del gas per il primo trimestre del 2022.
In questa situazione di incertezza affrontare la tematica della climatizzazione è molto complesso. In fase di ristrutturazione scegliere il sistema di impianto per scaldare e raffrescare la propria abitazione è tutt’altro che semplice. Ma ci sono alcuni dati oggettivi ai quali si può far riferimento per installare un sistema di climatizzazione davvero efficiente, partendo proprio dai terminali di emissione. Vediamo insieme quali sono.
Come sono variate le bollette negli ultimi 3 anni
Nei due grafici di seguito è illustrato un esempio applicativo (per la città di Bolzano ) della variazione degli importi nelle bollette del gas e dell’elettricità elettriche tra il primo trimestre del 2020-21-22.
Confrontando il triennio 2020-22 la variazione percentuale è rispettivamente del +28% per il gas e del +54% per l’energia elettrica. Il dato relativo al gas risulta diverso dalle previsioni di ARERA che si riferiscono ad un dato medio di tutta Italia.
Legna o pellet, prezzi che scottano
Se esploriamo altre fonti di produzione energetica, quali ad esempio la legna e il pellet la situazione non migliora. I rincari sono forti e le aziende del settore hanno messo in conto che i prezzi di questo inverno potrebbero aumentare e portare ad una cifra mai vista: 15 euro al chilo contro i neanche quattro del 2020 (figura in basso a destra).
Rincari minori, ma sempre rincari, anche per la legna, che viene venduta in bancali. Parallela all’aumento dei prezzi vi è anche la difficoltà di approvvigionamento sia per il pellet che per la legna. Come ha spiegato di recente l’Associazione italiana energie agroforestali sui prezzi incidono «profonde difficoltà sulla logistica di distribuzione delle merci, ancora afflitta dalle regolamentazioni e dalle conseguenze della pandemia (inclusa la scarsità endemica di autotrasportatori, acuita dalla guerra ucraina) e da alcune distorsioni del commercio mondiale».
Quindi nemmeno le biomasse, sulle quali il dibattito circa le emissioni di gas serra prodotte è ancora molto aperto, sono una scelta sicura per risparmiare. Quali alternative rimangono?
Cosa ci dobbiamo aspettare nell’inverno 2022-23
Bollette salate, di sicuro. Ma saranno destinate ad aumentare ancora? Il 30 giugno di quest’anno (2022) ARERA presentava i seguenti dati: il terzo trimestre 2022 la famiglia tipo vedrà un lieve incremento per la bolletta dell’elettricità, +0,4%, mentre rimarrà stabile la bolletta gas, senza alcuna variazione.
E nel quarto trimestre 2022? A breve usciranno le previsioni ufficiali, ma si parla già di forti rincari sulle bollette. In data 29 luglio 2022 ARERA ha stimato un ulteriore aumento del 100 per cento rispetto al costo attuale. In sintesi, le bollette, già altissime, potrebbero quindi raddoppiare.
Riscaldarsi: comfort ed efficienza si possono garantire anche in questo periodo?
La principale strategia delle amministrazioni pubbliche è abbassare le temperature del termostato: nelle scuole, negli uffici con un invito generale a farlo anche a casa propria… e magari suggerire di mettere anche il maglione. Ma nel 2022 abbiamo davvero dimenticato tutte le tecnologie e le possibilità impiantistiche a nostra disposizione? Ci siamo arresi al discomfort e alla riduzione della qualità degli ambienti interni? Vogliamo sperare di no: con la scienza termotecnica dalla nostra parte la strada giusta si potrà trovare.
Inoltre, negli edifici condominiali con riscaldamento centralizzato e radiatori con valvole termostatiche quale unica tecnologia di “regolazione” della temperatura, quale strategia si può utilizzare?
Perchè con i sistemi radianti si risparmia in bolletta?
Qual è quindi la strada sicura che si può percorrere per una maggiore efficienza della climatizzazione? Sono i sistemi radianti, unica tecnologia in grado di:
- Riscaldare
- Raffrescare
- Essere efficiente con qualsiasi sistema di generazione.
Con queste tre caratteristiche i sistemi radianti diventano l’unica scelta corretta nel periodo dell’incertezza sui rincari di gas e elettricità. Perché?
- I sistemi radianti sono quasi eterni. Con una corretta manutenzione è possibile affermare che non comportano investimenti futuri rilevanti, ma che garantiscono le loro prestazioni di efficienza nel tempo
- Si abbinano a qualsiasi tipologia di generatore, ovvero caldaie a condensazione, pompe di calore ma anche caldaie a biomassa o altre tecnologie
- Climatizzano a bassa temperatura
Come rappresentato nello schema di seguito l’abbinamento tra sistemi radianti e sistemi di generazione prevede moltissime possibilità. Una di queste – l’abbinamento con le pompe di calore – è il matrimonio perfetto, che valorizza la ridotta temperatura in inverno (circa 32°C) e l’elevata temperatura in estate (circa 18°C). Ma, in generale, tutte le soluzioni devono essere valutate, soprattutto in questo periodo di variazioni repentine dei costi di gas, energia elettrica e biomasse.
I generatori che si possono abbinare ad un sistema radiante sono:
- Pompe di calore (ad aria, geotermiche ecc.)
- Caldaie a condensazione (a gas, a gasolio, ecc.)
- Caldaie a biomassa (a pellet, a legna ecc.)
- Teleriscaldamento e teleraffrescamento (con diverse tipologie)
- Caldaie ad idrogeno (che popoleranno sempre di più il mercato della climatizzazione).
Naturalmente l’abbinamento tra i sistemi di generazione elencati può essere integrato anche con altre fonti rinnovabili quali ad esempio il fotovoltaico (per alimentare le pompe di calore nel periodo estivo).
I sistemi radianti si adattano anche molto bene alle caldaie a condensazione: al contrario di quelle tradizionali, sono integrate con un sistema che recupera il calore dei fumi di scarico e garantisce un rendimento termico ben superiore al 90 per cento del combustibile utilizzato. Il vapore acqueo contenuto nei fumi della combustione passa attraverso un dispositivo, che si chiama scambiatore, che ne cattura il calore latente, altrimenti andrebbe disperso, e lo trasferisce all’acqua che scorre nel circuito. Con questo sistema di generazione, la temperatura dell’acqua non supera i 55 gradi. Le caldaie a condensazione sono più efficienti di quelle tradizionali e possono alleggerire le bollette del gas in una forbice compresa tra il 20 e il 30 per cento grazie al recupero del calore dei fumi e di una temperatura dell’acqua ridotta.
Conclusione
Con i sistemi radianti più che abbassare la temperatura di riscaldamento si riscalda in modo efficiente a temperature più basse e con qualsiasi sistema di generazione. Il risparmio, stimato in una ricerca che il Consorzio Q-RAD ha condotto con il Dipartimento di Ingegneria industriale dell’Università di Padova, oscilla tra il 15 e il 30%.