Un esempio di architettura sostenibile che impiega un pavimento radiante e tecnologie costruttive di nuova generazione con un approccio totalmente green. Con l’obiettivo di raggiungere la quasi totale autosufficienza energetica e alte prestazioni sfruttando le fonti rinnovabili. E che per farlo mette al centro delle soluzioni adottate i sistemi di climatizzazione radianti. È il caso del PAE Living Building, un grande edificio ad uso commerciale che si trova nella città di Portland in Oregon, progettato dal team di ZGF Architects. L’edificio, che ospita la sede dello studio ingegneristico PAE, è progettato per durare 500 anni: con i suoi pannelli fotovoltaici, un impianto di stoccaggio di energia con batterie da 280 kWh e un sistema di microrete, l’edificio non solo è completamente autonomo dalla rete elettrica, ma produce più del 100% dell’energia necessaria al suo funzionamento. In ottica di risparmio energetico il PAE Living Building si completa con un pavimento radiante per il riscaldamento e il raffrescamento alimentato grazie a sei pompe di calore ad aria-acqua.
Anche l’intero fabbisogno idrico degli occupanti è garantito in loco grazie a diverse soluzioni: tra queste un sistema di raccolta sul tetto che convoglia l’acqua piovana in una cisterna, lo stoccaggio delle acque grigie che vengono riutilizzate per l’irrigazione di fioriere urbane e un sistema di compostaggio dei rifiuti umani che vengono trasformati in compost e restituiti al suolo per uso agricolo.
Anche il comfort e gli spazi interni rispondono ai massimi requisiti di salubrità e sostenibilità. Dalla riduzione delle dispersioni alla corretta illuminazione, fino all’utilizzo di ventilazione naturale. Nella sua costruzione non sono stati impiegati materiali pericolosi per la salute umana, mentre la struttura è in legno CLT (Cross-laminated Timber) certificato proveniente per oltre il 50% da produttori locali.
Il PAE Living Building è uno dei soli 35 edifici al mondo capaci di ricevere la certificazione Living Building Challenge, una delle più difficili da ottenere a livello globale, promossa a partire dal 2006 dall’International Living Future Institute (ILFI) con lo scopo di incentivare la sostenibilità in edilizia. Tutti i progetti Living Building Challenge devono essere olistici, ovvero rispondere in pieno a 7 categorie di prestazioni, dette “petali”: luogo, acqua, energia, salute, materiali, equità, bellezza.