Condividiamo oggi il documento completo realizzato dal team composto da Prof. Stefano Corgnati, Dott.ssa Maria Ferrara (Politecnico di Torino, Dipartimento Energia) e dal Comitato tecnico del Consorzio Q-RAD (coordinatore: Ing. Clara Peretti) sul raggiungimento dei nuovi obiettivi di classe energetica previsti dal recente aggiornamento della EPBD con la climatizzazione radiante.
La nuova direttiva in materia di prestazione energetica degli edifici (EPBD VIII) richiede per tutti gli edifici residenziali esistenti il raggiungimento della classe energetica D entro il 2033, oltre al divieto di impiego di sistemi di riscaldamento a combustibili fossili dal 2035 con la conseguente spinta verso l’elettrificazione del mercato edilizio.
Riconoscendo le difficoltà di implementare massivamente interventi di riqualificazione dell’involucro del patrimonio edilizio esistente sia per le tempistiche necessarie che per i numerosi vincoli che caratterizzano un patrimonio edilizio di alto valore storico come quello italiano, questo studio ha l’obiettivo di verificare la possibilità di raggiungere gli obiettivi di minimi di prestazione energetica, espressi in termini di classe energetica D, attraverso azioni di efficientamento riguardanti il solo sistema impiantistico.
Lo studio è stato condotto su un edificio rappresentativo della tipologia edilizia residenziale monofamiliare caratterizzato da diverse tecnologie di involucro che ne determinano i due livelli prestazionali più diffusi (classe F o classe E) posto in tre città rappresentative delle diverse zone climatiche italiane (Torino, Roma, Palermo).
I risultati dimostrano che, in tutti i casi analizzati, la classe energetica D (o in alcuni casi anche superiore) è raggiungibile con la sola riqualificazione impiantistica basata sull’integrazione ottimale di un generatore a pompa di calore, di terminali radianti e di un sistema di ventilazione meccanica controllata. Tale strategia impiantistica si dimostra inoltre funzionale all’obiettivo di eliminazione totale dei combustibili fossili e di potenziale piena integrazione con
impianti di produzione di energia elettrica da fotovoltaico.
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