Secondo un studio del Cmcc (Centro euromediterraneo sui cambiamenti climatici) pubblicato sulla rivista Nature la richiesta di raffrescamento estivo aumenterà in modo considerevole sulla scia del riscaldamento globale. Da oggi al 2050 la quota di famiglie che non potrà fare a meno di climatizzare la propria abitazione per affrontare le ondate di calore potrebbe aumentare dall’attuale 27% a una quota compresa tra il 33 e il 48% entro il 2050 con conseguenze dirette sull’incremento dei consumi energetici e di emissioni in atmosfera. Un fenomeno che non riguarda solo l’Europa ma interessa anche realtà come l’India, l’Asia meridionale e l’Africa subsahariana dove le temperature, nel 2024, (anno in cui si è registrato ufficialmente un aumento della temperatura media di oltre 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali) hanno superato ampiamente i 50 gradi.
Nel 2023, alla COP di Dubai, la grande Conferenza sul Clima, 64 paesi (tra i quali l’Italia) hanno sottoscritto il Global Cooling Pledge, un accordo per contenere l’effetto delle emissioni legate al raffreddamento riducendole del 68% entro il 2050. Allo stesso tempo il patto intende garantire un maggior accesso al raffreddamento sostenibile entro il 2030.
La principale tecnologia di raffrescamento sostenibile sono i sistemi radianti che consentono, anche sotto il profilo economico, di ottimizzare la richiesta di energia. Rispetto a un tipo di raffrescamento tradizionale, il radiante garantisce fino a un 30 per cento di risparmio energetico quando abbinato a un generatore efficiente.
Il raffrescamento radiante supera i limiti dei tradizionali impianti di aria condizionata che generano movimenti d’aria, creano zone con disparità di temperatura, sbalzi termici, consumi energetici elevati. Il raffrescamento radiante climatizza l’ambiente attraverso dell’irraggiamento di una superficie (soffitto, parete, pavimento) e così regola la temperatura in modo costante, uniforme e senza innescare correnti di aria fredda e senza pregiudicare la qualità dell’aria interna.
Con la crescita del raffrescamento radiante come soluzione sostenibile per affrontare un clima estivo sempre più rovente si è creata una filiera con i produttori di tecnologie per il trattamento dell’aria. I sistemi radianti, quando in fase di raffrescamento estivo, devono essere integrati con un dispositivo per il controllo dell’umidità (come ad esempio un sistema di deumidificazione o di ventilazione meccanica controllata).