Radiante a secco, un sistema per le ristrutturazioni

8 Luglio 2022

Un nuovo articolo curato dal Consorzio Q-RAD è stato pubblicato su Ingenio. Continua la collaborazione tra uno dei principali magazine online dedicata all’edilizia e l’ultimo approfondimento è dedicato al radiante a secco, una delle tipologie di sistema adatta per le riqualificazioni e solo in parte descritta nell’ultima revisione della norma UNI EN 1264 dove sono state introdotte nuove tipologie di impianto radiante (basso spessore, bassa inerzia).

Radiante per le ristrutturazioni

Le modifiche a questa norma fondamentale per il settore sono state inserite per aggiornare la UNI EN 1264 rispetto prodotti ad oggi disponibili sul mercato europeo, in particolare quello italiano dato che l’inserimento delle tipologie H, I e J è frutto della proposta del Consorzio Q-RAD. I sistemi radianti a secco possono essere a pavimento, soffitto oppure parete. Si tratta di una tecnologia che, insieme alle altre tipologie di radiante a basso spessore si è affermata anche come soluzione impiantistica ideale negli edifici nZEB, o in bioedilizia. Tra i diversi vantaggi offerti dai sistemi radianti a secco emerge la velocità di installazione: l’assenza di tempi di maturazione e asciugatura del massetto rendono rapida la posa e lasciano il cantiere pulito.

Radiante a secco: qualche input per il progettista

Ecco alcuni aspetti dei quali un progettista deve tener conto per la climatizzazione radiante a secco.

  1. L’assenza di giunti (fino a determinate superfici): tale aspetto deve essere valutato documentazione dei produttori in funzione della tipologia scelta.
  2. La planarità del sottofondo: questo aspetto è di fondamentale importanza e deve essere accuratamente valutato.Frequentemente solo dopo avere eseguito le demolizioni (quando previste) è possibile vedere la situazione del piano di posa.
  3. La valutazione dell’idoneità del sottofondo per la pavimentazione scelta: l’idoneità e le modalità di posa di un rivestimento su sistemi a secco devono essere valutate e avallate dal fornitore e dal posatore del pavimento stesso.
  4. La valutazione delle tipologie della pavimentazione scelta. Per le piastrelle ceramiche possono essere fornite indicazioni sulle dimensioni massime da utilizzare, mentre per quanto riguarda il parquet possono essere fornite indicazioni sulla tipologia di posa (flottante oppure ibrida).
  5. Acustica: in sede di riqualificazione rispettare i requisiti acustici è obbligo di legge. E’ possibile adottare soluzioni per migliorare il comportamento acustico del sistema sotto la pavimentazione (materassini per la posa flottante oppure ibrida).

 

Sistemi radianti a secco (Fonte: Tiemme)