Pavimento radiante a basso spessore e bassa inerzia: quanto sono conosciuti questi impianti? Sarà una delle domande alle quali proverà a rispondere una tavola rotonda che si terrà venerdì 11 ottobre nell’ambito del Forum Massetti e Pavimenti di Conpaviper al SAIE di Bologna e a cui parteciperà anche Francesco Confortini in veste di vice presidente del Consorzio Q-RAD.
Alla tavola rotonda, dal titolo IL SISTEMA PAVIMENTO: A BASSO SPESSORE E A BASSA INERZIA, parteciperanno anche rappresentanti di AIPPL, ASSOPOSA, UNI, GBC e aziende che espongono alle kermesse bolognese dedicata all’edilizia. L’incontro sarà l’occasione per fare il punto su quanto il mercato, sia degli installatori che dei progettisti, abbia recepito l’innovazione proposta dal pavimento radiante a basso spessore e bassa inerzia.
Per la prima volta il pavimento radiante a bassa inerzia (letteralmente che impiega poco tempo per scaldare) è stato definito nella norma unificata sui massetti (UNI 11944 Massetti per pavimentazioni – Criteri di progettazione, posa in opera e metodi di verifica). Una definizione che mancava nelle diverse tipologie di sistemi radianti classificate dalla UNI EN 1264-1 e dalla EN ISO 11855, recentemente revisionate (2021).
Il gruppo di lavoro UNI/CT 033/GL23 unitamente al Consorzio Q-RAD ed a Conpaviper (Associazione Italiana Sottofondi, Massetti e Pavimentazioni e Rivestimenti Continui) hanno riflettuto a lungo su come definire la bassa inerzia giungendo ad alcune importanti definizioni.
Dopo la norma, è legittimo porsi alcune domande, quelle che animeranno il dibattito di venerdì 11 ottobre.
- Il mercato «conosce» queste soluzioni?
- Il mercato chiede queste soluzioni anche nell’ottica della maggiore sostenibilità?
- Quanto le scelte del settore (vedi isolamento termico indotto dal 110%) hanno spinto verso questi sistemi?
- I progettisti sono pronti a valutare più attentamente queste soluzioni?
- I posatori percepiscono la maggiore cura necessaria nella applicazione di questi sistemi?
- Come possiamo, noi attori di tutto il sistema, collaborare per garantire un risultato ottimale?