Case green, basso spessore e installatori: le nuove sfide di Q-RAD

21 Giugno 2024

Q-RAD si consolida e cambia un componente del direttivo: Francesco Confortini è stato eletto nuovo vicepresidente. A partire dalla settimana scorsa affianca il presidente Michele Bottoni nelle tante sfide che attendono il Consorzio. In realtà, più che di una novità assoluta, si tratta di un ritorno in linea di continuità con i direttivi precedenti perché Francesco è già stato vicepresidente di Q-RAD dal 2021 alla fine del 2023, negli anni difficili della pandemia. È il momento giusto per tracciare un bilancio e presentare qualche nuova proposta per il settore e per le aziende consorziate. Ne parliamo con il diretto interessato.

Francesco, bentornato! Come è cambiato il Consorzio in questi ultimi anni?

<<Da un nucleo iniziale di aziende fondatrici oggi Q-RAD conta 12 consorziati, tra ordinari e straordinari, 4 affiliati e 10 partner sostenitori. Oggi il Consorzio rappresenta la quota maggioritaria dei produttori italiani del settore e così come cresce la compagine crescono anche le responsabilità verso le aziende alle quali dobbiamo sempre essere in grado di dare risposte efficaci e dimostraci disponibili a cogliere le opportunità del mercato>>.

 

Q-RAD

Come si è allargata la base del Consorzio?

<<Guardando a tutta la filiera del radiante e non solo a chi produce o commercializza impianti di climatizzazione. È un percorso già iniziato in precedenza e che parte da un principio: il sistema radiante non è una tecnologia isolata e autosufficiente ma, nel caso del pavimento radiante, per esempio, deve essere affiancato da un massetto altrettanto performante che non è una semplice copertura ma un veicolo di distribuzione di quel benessere indoor e del comfort ambientale garantito dal sistema radiante. Ecco perché molti grandi produttori di massetti hanno aderito a Q-RAD come partner sostenitori.>>

Quali sono le sfide più imminenti per Q-RAD?

Il radiante a basso spessore è uno dei temi centrali. Partecipiamo con i produttori di massetti alla stesura di una nuova norma specifica sul radiante a basso spessore, una tecnologia di climatizzazione inserita per la prima volta nelle tipologie di sistema radiante con la revisione della UNI EN 1264 nel 2021 (a cui il Consorzio Q-RAD ha partecipato come portavoce italiano, ndr). Mentre con AIPPL (Associazione italiana posatori di pavimenti in legno) stiamo lavorando a una norma per integrare questa tipologia di radiante con la posa dei parquet. Un altro punto cardine delle attività dei prossimi mesi è la direttiva Case Green, così come si chiama la direttiva europea sull’efficienza energetica degli edifici (EPBD).

 

basso spessore bassa inerzia

In questo caso la collaborazione con il Dipartimento di Energia “Galileo Ferraris” del Politecnico di Torino sarà fondamentale?

Certo. L’anno scorso dalla cooperazione tra aziende di Q-RAD e il Politecnico è nato un documento tecnico che illustra come sia possibile ottenere le riduzioni di consumi di energia primaria previste dalla EPBD negli edifici monofamiliari intervenendo solo sugli impianti. Ora allargheremo lo studio anche i condomini che in Italia rappresentano volumi importanti. Ma la collaborazione con il DENERG è funzionale anche alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica e delle istituzioni competente sul contributo determinante, in termini di comfort e di risparmio energetico, che i sistemi radianti possono offrire in quella che sarà una delle più importanti operazioni di riqualificazione energetica del parco immobiliare italiano.

 

Per raggiungere un pubblico più vasto anche la comunicazione è stata arricchita?

<<Per rivolgerci al mondo esterno è stato necessario integrare nuove strategie. Oltre al settore ci siamo aperti all’esterno appoggiandoci su una nota agenzia di comunicazione che cura le Media Relation>>.

Fronte installatori di sistemi radianti, quanto è importante certificare le competenze professionali?

<<Nel tempo i sistemi radianti si sono evoluti e oggi sono una tecnologia di climatizzazione più diffusa. Per valorizzare tutte le potenzialità di questi sistemi sono necessari installatori con competenze adeguate. Nelle nuove costruzioni gli impianti caldo-freddo sono ormai una consuetudine, così come l’abbinamento con le pompe di calore, i dispositivi di trattamento aria e la termoregolazione, tutte componenti determinanti per realizzare un impianto a regola d’arte.  Si tratta di interventi dove le competenze dei professionisti devono essere ampie. Spesso gli installatori acquisiscono il know how direttamente sul campo e come Q-RAD vogliamo essere al loro fianco supportandoli con corsi di formazione strutturati per poter affrontare le nuove tecnologie con maggiore sicurezza e serenità>>.

 

Q-RAD

La qualifica degli installatori radianti è stata una norma pionieristica in questo senso?

<<È stato il primo passo, lo dico anche per esperienza personale. Ai corsi e agli esami organizzati dalle aziende del Consorzio partecipa sempre un pubblico molto eterogeneo: dai giovani freschi di partita IVA fino all’installatore con 25 anni di esperienza che si rende conto che la sua preparazione deve essere adeguata alle richieste del mercato>>.

Quest’anno ritorna il Q-DAY?

<<Sicuro, a novembre torna quello che per il nostro settore è un momento importante di confronto e di comunicazione al pubblico. Quest’anno si svolgerà all’Energy Center del Politecnico di Torino, un edificio simbolo della sostenibilità ambientale che la climatizzazione radiante promuove ogni giorno>>.